Sono 2314 gli alunni di Figline e Incisa che lunedì, martedì e mercoledì, con il passaggio della Toscana in zona rossa, sono passati alla didattica a distanza. Hanno potuto invece frequentare in presenza, seppur solo per tre ore al giorno, gli alunni con disabilità, quelli con Bisogni educativi speciali (in sigla BES; che necessitano, cioè, di interventi mirati e specifici durante il loro percorso scolastico, per motivi permanenti o superabili, a prescindere che siano o meno certificati da diagnosi mediche) e piccoli gruppi di loro compagni di classe che, a rotazione, si sono recati in classe insieme a loro per garantirne l’inclusione. A Figline e Incisa, si è trattato in totale di circa 29 bambini al giorno, delle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio. 

“La frequenza scolastica degli studenti con Bes insieme a piccoli gruppi di compagni di classe è stata una novità introdotta dall’ultimo DPCM, quello del 2 marzo, che punta a evitarne l’isolamento– commenta l’assessore alla Scuola, Francesca Farini – in questo difficile momento storico, in cui le scuole e i bambini sono particolarmente segnati dalla pandemia. Per evitare ulteriori disagi alle famiglie, quindi, il Comune si è subito attivato per rimodulare il trasporto scolastico rispetto alle nuove esigenze, anche grazie ad un canale continuo e costante di confronto e di dialogo con i Dirigenti scolastici, che insieme alla Sindaca avevamo incontrato anche la scorsa settimana, in videoconferenza, proprio per ascoltare e rispondere alle loro esigenze”. 

“Nei giorni scolastici prepasquali – continua l’assessore - sono stati quattro gli scuolabus comunali che, nonostante l’esiguo numero di trasportati, hanno continuato ad effettuare il servizio di andata e ritorno, in modo da consentire agli iscritti che fanno parte dei gruppi in presenza di raggiungere le proprie aule. Inoltre, il pagamento del servizio trasporto scolastico è stato sospeso per il periodo corrispondente ai giorni di didattica a distanza, a prescindere che i provvedimenti siano stati presi in forma precauzionale dagli Istituti comprensivi oppure disposti da normative nazionali. Infine, voglio ringraziare l'ufficio Scuola e tutto il personale educativo e scolastico che, da oltre un anno, risponde a tutti i repentini cambiamenti legati alla pandemia e lavora senza sosta per garantire i servizi alle famiglie. Ringrazio anche i genitori, per la pazienza ma soprattutto per aver colto l’opportunità di aderire ai piccoli gruppi che, seppur solo per poche ore, si sono recati in aula, per evitare l’isolamento degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso la presenza fisica e la relazione tra pari”.